La Città

Conoscere la città e la sua storia

 
 

SIROLO

 

Si erge a 125 m. a picco sul mare alle falde del Monte Conero, offrendo un'incantevole vista sia della costa meridionale del Conero, sia del suggestivo paesaggio collinare marchigiano.

 

L'antico castello, di cui si conserva parte consistente della struttura urbanistica chiusa dalla cortina muraria, risulta già esistente all'inizio del XI secolo e sorto probabilmente su preesistenze tardo antiche. La donazione del castello nel 1225 da parte  dei conti Cortesi ad Ancona, sancisce il passaggio politico e amministrativo alla vicina città dorica. La posizione naturalmente difesa e la possente cortina muraria che hanno reso il castello inespugnabile, contribuirono a fare di Sirolo uno dei più importanti baluardi della marca anconetana.

 

 

ITINERARIO STORICO-ARTISTICO.

 

Partendo dalla torre campanaria, antica torre di difesa inserita nel circuito murario medievale, è possibile visitare la chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari, edificata nel 1732 in stile neoclassico su una  precedente del  1230. All'interno si conservano tra le altre opere la pala centrale di Foschi con il patrono e la Santa Casa di Loreto, un crocifisso ligneo del '500, una riproduzione del Rubens di Domenico Simonetti che raffigura la Madonna con Bambino e i SS. Giovanni e Giacomo e una tela con San Domenico attribuita al Maratta. Alla sinistra dell'altare un antico organo Fedeli del 1723.

Affacciata su piazza Vittorio Veneto è l'antica chiesa del Sacramento, sede dell'omonima confraternita di cui resta la facciata originaria in cui si inserisce il portale del XVI secolo sormontato da una lastra con Madonna e Bambino di probabile scuola cinquecentesca.  Lungo Corso Italia, principale asse viario medievale, si dispongono le dimore delle più importanti famiglie nobili del paese. In prossimità dell'arco a sesto acuto (XIV secolo) relativo all'antico accesso meridionale del castello, è la chiesa del SS. Rosario,  piccolo scrigno del XVI secolo e sede della Compagnia di Gesù, Giuseppe e Maria. All'interno, tra le altre opere conservate, si ammira la Madonna della Misericordia con S. Agostino e S. Nicola di Bari di Pompei Morganti del 1528.

Imboccando sulla destra via Pichi ci si perde nei "Vigoli", che costituiscono l'originario assetto urbanistico medievale del borgo, e si giunge al Torrione del XIV-XV secolo, unico fortilizio superstite dei numerosi  bastioni a difesa della cinta difensiva. Uscendo dall'arco medievale e oltrepassando il successivo, si ammira sulla destra il teatro comunale "Cortesi", edificato nel 1872.

Da Piazzale Vittorio Veneto è anche possibile percorrere il suggestivo viale di lecci che costeggia tutto il Belvedere fino alla "Punta" o "Vescovado" per la presenza in antico del Palazzo Vescovile; da qui si spazia su tutta la costa che dal Conero giunge a Numana perdendosi verso sud.

Poco lontano dal centro storico, in direzione di Numana, è Villa Vetta Marina, residenza privata realizzata sull'ex Convento francescano voluto, secondo la tradizione, da San Francesco nel 1215; delle strutture conventuali si conserva il campanile e il portale inserito nella piccola cappella.

A poca distanza dal centro di Sirolo, percorrendo la strada carrabile che dalla frazione San Lorenzo conduce al Conero, si raggiunge la chiesa abbaziale di San Pietro, costruita nell'XI secolo e  originariamente legata al contiguo convento benedettino (ora trasformato in struttura ricettiva).

La facciata della chiesa è il risultato di un intervento del XVII secolo, mentre l'originaria struttura romanica è leggibile sul lato destro e internamente, dove si conservano splendidi capitelli figurati (Aperta nel periodo estivo o su richiesta).

 

 

AREA ARCHEOLOGICA "I PINI". Tomba della Regina picena di Sirolo (VI secolo a.C.).

 

L'area archeologica si trova in località "I Pini" di Sirolo e costituisce nelle Marche l'unica area in cui è possibile visitare un settore di necropoli picena. Sono attualmente visibili tre circoli di cui il più grande (40 m. di diametro) è relativo alla cosiddetta "tomba della Principessa di Sirolo", complesso funerario rinvenuto nel 1989 e appartenente a una nobile signora picena tumulata con ricchissimo corredo comprensivo di due carri, ascrivibile al VI sec. a.C.

Parte dei ricchi e numerosi reperti rinvenuti, è attualmente esposto presso l'Antiquarium Statale di Numana.

 

Dott. Maurizio Bilò.